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Mammut Trail 2014

Onore alle donne!

Di Carmela Vergura.

E’ sabato 3 maggio. Ci si ritrova nella bella pineta di Gaby, Valle di grassoney. Ore 8.00 partenza per una trail particolare: 12 ore di corsa – camminata, su un circuito di 10 km da percorrere per 12 ore (sino alle 20.00).  Circa 150 atleti di cui 44 donne iscritte, si apprestano ad affrontare singolarmente o in staffetta la simpatica competizione in natura, ideata da Giancarlo Annovazzi e Daniele Maina. Giancarlo fa parte del Corpo Forestale, dalla sua ha una carica di simpatia, oltre che essere uno dei senatori storici del TOR DES GEANTS. Al Mammut Trail ha anche scoperto di essere anche un bravo commentatore e speaker della gara. Oltre 12 ore al microfono e non sentire la stanchezza (quando le cose si fanno con il cuore!). Daniele Maina è uno dei gestori di tanti rifugi delle piste di sci, di professione cuoco, si trasforma in simpatico animatore con proposte di piatti prelibati ( sua l’idea degli schafle post gara graditissimi da tutti). è un grande esperto di free-ride , I due amici sportivi, hanno unito le forze e ideato il circuito del Mammut, cui il nome dallo sponsor svizzero Mammut.  A correre la seconda edizione  del Mammut Trail arrivano tantissimi amici, ma soprattutto tante amiche. Le staffette: Le Gabistre, Rial Team, Forrest Gump, Thelma e Louise. Le individuali: Cristina, Chiara, Nicoletta, Daniela, Simonetta, Alessia, Rita, Katia, Lucia, Daniela, Monica, Cristiana, Elena, Evelina, Daniela, Rosa, Paola, Elena, Stefania, Donatella, Michela, Francesca, Chiara, Ylenia,Paola, Laura, Daniela, Ombretta, Rosa. Rosa Tedeschi, la trailer che ha terminato il suo MAMMUT con 2 giri, per un totale di 20 km in 6 h 44 minuti, La Mammuttina  vincitrice, Cristina Borgesio, 14° assoluta, con 70 km in 11 ore 06 minuti.   In mezzo tutte le altre, comprese le staffette. 127 gli arrivi individuali comprese le donne. 27 le staffette, comprese le coppie femminili. Le donne sono state la sorpresa di questa edizione. Donne podiste, atlete, mamme, amiche, sfidanti, coraggiose, altruiste, simpatiche, tenaci, costanti, amorevolmente accolte dai propri cari, dai figli, dai mariti e fidanzati. Coccolate a ogni giro dalle belle parole di Giancarlo e dai volontari e volontarie dei ristori. Le mammuttine sono soprattutto, amiche che per scommessa, per gioco, per sfida si sono messe alla prova per molte ore. Ho visto facce di ragazze sfinite, ma sorridenti. Ho visto ragazze camminare malissimo dopo 20 chilometri ma arrivare con la soddisfazione di aver compiuto una piccola impresa. Ho visto la mamma che dopo il primo giro, ha preso la macchina, è tornata a casa a prendere il figlio, ritornare e fare ancora un giro di 10 km. Ho ammirato la grande unione e l’affiatamento nelle staffette. Le “mammuttine” sono state le principali protagoniste. Sono donne che corrono poco, non hanno esperienza di gare così lunghe. La maggior parte corre per divertimento e per stare bene. Arrivano quasi tutte dalla Valle d’Aosta.  Pochi allenamenti in funzione del Mammut Trail. Obiettivo principale : quello di percorrere anche un solo giro.  Le mammuttine sono donne che si sono messe in gioco, con coraggio e voglia di giocare. Ci sono riuscite. Alla grande. A loro  l’onore e la  bellezza del gesto atletico della corsa in natura.  A loro onore e applausi per la grande impresa. Alle “mammuttine”il merito di aver reso questo trail simpatico, generoso, particolare, e femminile!